Un’ape operaia stregata dal laboratorio

Era a Manchester da quasi quattro anni quando ha deciso di candidarsi per uno Start-Up Reintegration Grant di AIRC per provare a tornare in Italia: “Sapevo che la selezione è durissima e le probabilità di successo sono attorno all’8 per cento, e, anche se mi trovavo molto bene e avevo da poco comperato casa nella città spesso frequentata da Karl Marx e Friedrich Engels, culla della Rivoluzione industriale, decisi di tentare” racconta Ernestina De Francesco. Della città nel nord-ovest dell’Inghilterra le era piaciuto subito il clima industrioso, testimoniato dall’immagine dell’ape operaia simbolo cittadino, in cui si era addirittura identificata: “In un certo senso vedermi come un’ape operaia mi ha aiutato anche a fare pace con il nome che mi hanno dato in onore di mio nonno Ernesto, carpentiere infaticabile con una spiccata etica del lavoro”.

La familiarità con AIRC certo non le mancava: era ancora una giovane studentessa quando aveva cominciato a gestire il tavolo per distribuire le Azalee della Ricerca a Marano Marchesato, dove è nata, a una decina di chilometri da Cosenza, in Calabria. Ed era stata una borsa biennale congiunta messa a disposizione proprio da AIRC e Unione europea a permetterle di spiccare il volo verso l’estero, dopo avere completato la formazione universitaria e la specializzazione in patologia clinica all’Università della Calabria, nella vicina Rende.

Quando si trova per la prima volta a passare una giornata in laboratorio, Ernestina ha la folgorazione: alla fine di quel primo giorno al bancone torna a casa “con stampato in faccia un sorriso ebete”. Era scoccato l’amore a prima vista, che l’ha poi spinta a scartare l’idea di una tesi di laurea compilativa e di optare invece per una tesi sperimentale, più impegnativa. Il tirocinio obbligatorio di sei mesi in farmacia, a contatto con le persone, le conferma che non è quella la sua strada. “Il laboratorio in cui mi sono formata all’Università della Calabria ha ottenuto risultati importanti, e ha una lunga storia di finanziamenti AIRC. È lì che ho appreso l’importanza di coordinamento, ottimizzazione dei tempi, gioco di squadra. Adesso, anche quando in famiglia ci ritroviamo in cucina a preparare i pasti, non posso fare a meno di pianificare il lavoro di tutti nei dettagli” scherza con autoironia.

Oggi la sua Start-Up Unit, affiliata all’Università di Catania – la più antica della Sicilia, fondata nel 1434 –, è ospitata all’Ospedale Garibaldi Nesima, che ha oltre 600 posti letto e figura fra le cosiddette aziende ospedaliere di rilievo nazionale di alta specializzazione (in sigla ARNAS).

Le ricerche di Ernestina De Francesco sono da tempo focalizzate sul tumore al seno in pazienti che sono esposte a maggior rischio di metastasi perché sovrappeso o affette da disfunzioni del metabolismo, e in particolare sul ruolo di un recettore di nome RAGE (acronimo che sta per Receptor for Advanced Glycation End Products, ovvero recettore per i prodotti finali della glicazione avanzata), che in inglese suona proprio come la parola “rabbia”. È una molecola di superficie che fa parte della famiglia delle immunoglobuline, e si distingue da altri recettori perché interagisce con numerose diverse molecole, coinvolte nell’omeostasi metabolica (ovvero nell’equilibrio tra tutte le componenti), nello sviluppo e nell’infiammazione. L’obiettivo della ricerca in corso nella Start-Up Unit diretta da Ernestina De Francesco, presso il laboratorio di endocrinologia del Dipartimento di medicina clinica sperimentale dell’Università di Catania, è l’individuazione delle alterazioni del microambiente tumorale infiammatorio favorite da RAGE e dai suoi ligandi nelle pazienti che – a causa di sovrappeso, obesità o diabete – presentano una prognosi sfavorevole, con maggiore rischio di metastasi e quindi di un’evoluzione nefasta: “Vorremmo identificare i fattori microambientali responsabili della maggiore tendenza metastatica osservata in queste pazienti, con l’obiettivo di mettere a punto una strategia terapeutica basata sull’inibizione di RAGE” spiega De Francesco.

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Data di pubblicazione: 19/10/2021