Ansia da prestazione o vera disfunzione erettile?

Disturbo di erezione o semplicemente una questione di ansia da prestazione? A chiarire il dilemma diagnostico è uno studio di un team di endocrinologi del Policlinico universitario “Gaspare Rodolico” di Catania, in collaborazione con i colleghi dell’Università di Catania, dal titolo “Differences in Penile Hemodynamic Profiles in Patients with Erectile Dysfunction and Anxiety” che è stato pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Clinical Medicine.

Il team di endocrinologi suggerisce un originale algoritmo diagnostico in grado di facilitare la comprensione di questa difficile diagnosi differenziale che comporta nei fatti strategie terapeutiche completamente differenti.

«Ci siamo basati sull’analisi velocitometrica delle arterie cavernose dopo stimolo farmacologico -  spiega il prof. Sandro La Vignera, ideatore dello studio, docente di Endocrinologia del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Catania -. L’erezione è un fenomeno neuro-endocrino-vascolare inducibile mediante somministrazione locale, in sede intracavenosa, di sostanze vasoattive. Nel nostro disegno di studio, lo stesso stimolo farmacologico veniva fornito a pazienti che riferivano un grado severo di deficit della funzione erettile, in accordo a punteggi standardizzati, ma con una diversa stratificazione del disturbo di ansia, da lieve a grave, comprovato dalla somministrazione di uno specifico questionario».

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Data di pubblicazione: 10/06/2021